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Le imprese agroalimentari nel tempo dell’incertezza

N. 88- Aprile 2024

 

 

 

Le imprese agroalimentari nel tempo dell’incertezza

Assegnati gli Agrimanager 2023, i premi per le imprese agroalimentari che si sono distinte per aver adottato gli interventi più efficaci per battere la crisi. La scelta dei vincitori è avvenuta al termine del progetto di formazione manageriale promosso dalla società cooperativa di servizi Agri2000 in partnership con Emilbanca, che ha coinvolto 1.500 imprese delle province emiliane di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza.

Ad aggiudicarsi i premi nelle varie aree sono state la Cooperativa braccianti Giulio Bellini di Argenta (Ferrara), l’azienda vitivinicola Amilcare Alberici di Boretto (Reggio Emilia), la Società agricola Agri-Tek dei Fratelli Pignatti di Nonantola (Modena), Food Farm 4.0, impresa collegata all’istituto Agrario Galilei Bocchialini di Parma, la Cascina Bosco Gerolo di Rivergaro (Piacenza), la Casp Valle del Brasimone di Castiglione dei Pepoli (Bologna).

Ogni azienda si è distinta per la capacità di adottare interventi in grado di rafforzare il risultato aziendale sul piano produttivo agricolo, sul fronte della trasformazione alimentare, sulla diversificazione dei prodotti e sull’incidenza nei mercati.

Alla consegna del premio sono stati presentati anche i risultati di una indagine svolta da Agri2000 tra le 1.500 imprese emiliane che da Bologna a Piacenza hanno aderito al progetto. Secondo i risultati di un questionario con risposte multiple sottoposto agli imprenditori, le preoccupazioni maggiori delle imprese sono, nell’ordine, l’aumento dei costi delle materie prime (62%), i cambiamenti climatici (54%), l’aumento dei costi dell’energia (38,9%), i bassi prezzi riconosciuti ai produttori (21,20%), la riduzione dei mezzi tecnici disponibili (17,73%), la mancanza di manodopera (16,80%).

Gli interventi principali che le 1.500 imprese hanno messo in campo per superare il periodo di incertezza, secondo l’indagine, riguardano la riduzione di agrofarmaci e fertilizzanti mediante agricoltura di precisione, che ha interessato il 33,47% delle aziende, la riduzione dell’utilizzo di acqua tramite irrigazione innovativa (microirrigazione, subirrigazione) pari al 22,80%, l’energia fotovoltaica adottata dal 20,80% delle imprese. Purtroppo c’è anche il 32% delle aziende che non ha adottato nessun cambiamento.

Giunto all’ottava edizione, il progetto Agrimanager 2023 ha avuto per tema “Come gestire l’impresa nel tempo dell’incertezza?” con l’obiettivo di cercare risposte per le tante situazioni di crisi nel settore agricolo. Nell’ultimo anno – ricorda Agri2000 – l’agricoltura ha dovuto fronteggiare la siccità, con il calo del 40% delle precipitazioni, e l’incremento vertiginoso dei costi di produzione dovuto in larga parte alle conseguenze della guerra in Ucraina che, secondo l’Istat, ha provocato aumenti del 23% dell’energia, 63,4% dei concimi, 25,1% dei mangimi.

La maggioranza delle aziende che ha aderito al progetto (53,9%) è gestita da imprenditori compresi nella fascia di età tra i 41 e i 60 anni, il 27,5% ha meno di 40 anni, il restante 18,6% ha più di 60 anni. Gli indirizzi colturali prevalenti sono i seminativi, la frutticoltura, l’orticoltura, il vitivinicolo e la zootecnia.

Giuseppe Di Paolo

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