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Grazia Deledda, la Nobel torna a Cervia

N. 88- Aprile 2024

 

 

 

Grazia Deledda, la Nobel torna a Cervia

Quindici estati, dal 1920 al 1935. Sono quelle che Grazia Deledda – prima e finora unica donna italiana a ricevere il premio Nobel per la letteratura – trascorse a Cervia, dapprima in villette prese in affitto, poi alla “Caravella”, comprata nel 1928 proprio con i soldi del Nobel. A Cervia sono anche ambientati alcuni suoi romanzi: Il segreto dell’uomo solitario, La danza della collana, La fuga in Egitto (citato nella motivazione del Premio), Il paese del vento; nonché una dozzina delle sue novelle.

Un legame molto stretto, quello fra la scrittrice di origine sarda e la cittadina del litorale ravennate; un legame che la neo-nata Associazione “Grazia Deledda, una Nobel a Cervia” vuole rinsaldare, in vista del centenario dell’assegnazione del Premio, che cadrà nel 2026.

Prima tappa del percorso, il Festival “Una Nobel abita qui”, che si terrà a metà maggio. Un fine settimana di letture, mostre, laboratori didattici; in programma anche una maratona letteraria e l’anteprima di uno spettacolo di teatro di figura che avrà protagonista “Trucolo”, lo stagnino cervese molto amico della Deledda, presente in alcune sue novelle, che sarà trasformato in personaggio teatrale. Momento clou, domenica 14 maggio alle 12.30, lo scoprimento di una targa storica, presenti gli eredi della scrittrice e i sindaci di Cervia e Nuoro (sua città natale).

Tutti gli appuntamenti si svolgeranno nel giardino di “Villa Caravella”, strappato per l’occasione al suo destino quotidiano di parcheggio. Perché la villetta di viale Cristoforo Colombo nel 1979 venne infatti venduta a privati dagli eredi della scrittrice, e oggi è la dependance di un albergo.

Il Comune di Cervia, con il sostegno dell’Associazione, ha avviato contatti con la proprietà, nella speranza che in un futuro non troppo lontano almeno il giardino possa essere restituito ad un uso pubblico, e comunque ad una fruizione più consona ad una dimora storica.

“Il nostro obiettivo – spiega Marisa Ostolani, presidente dell’Associazione – è promuovere l’eredità culturale che Grazia Deledda ci ha lasciato. Dobbiamo essere all’altezza dell’unica italiana premio Nobel per la letteratura, che tanto lustro ha dato a Cervia, scegliendo di mettervi radici e di vivere qui una parte importante della sua vita”.

Per questo le iniziative non si fermeranno al Festival. Già in calendario una conferenza con la scrittrice Sandra Patrignani, grande studiosa della Premio Nobel, una conferenza sulle “affinità elettive” tra la Deledda e il poeta dialettale Tolmino Baldassarri, un laboratorio/mostra sulle tessiture sarde nei romanzi deleddiani.

E anche il Ravenna Festival quest’anno renderà omaggio a Grazia Deledda, con una serata (domenica 2 luglio, all’Arena dei Pini di Cervia) di “suoni e voci dalla Sardegna” col 91enne maestro delle launeddas (strumento a fiato della tradizione sarda, ndr) Luigi Lai, da poco insignito della laurea ad honorem dall’Università di Bologna.

Liliana Fabbri

In alto: la scrittrice Premio Nobel a Cervia, con la nipotina Mirella nel giardino di Villa Caravella

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