Che battito ha il mio cuore?
Sei tipologie di cuore: bradicardico, tachicardico, con ritmo sinusale, congesto, in arresto cardiaco, trafitto vengono puntualmente esaminate sotto il profilo spirituale da una donna, medico e abbadessa benedettina. Lo fa la reggiana Maria Emmanuel Corradini, madre abbadessa del monastero di San Raimondo in Piacenza, in un’agile pubblicazione di un’ottantina di pagine edita della Edizioni San Lorenzo nella collana “Sussidi biblici”.
Significativo il titolo “Che battito ha il mio cuore?”, così come l’immagine di copertina: un cuore a cui è appoggiato lo stetoscopio.
Il cuore è il centro della persona: dedicare tempo al nostro cuore e riflettere su di esso significa prendersi cura della donna e dell’uomo che è in ciascuno, annota la religiosa, perché “chi conosce il proprio cuore è signore di se stesso e della vita”. La riflessione dell’abbadessa Corradini parte del presupposto dell’importanza di conoscere cosa attraversi il nostro cuore e quali stati emotivi lo abitino.
Tristezza e accidia segnano il cuore bradicardico, sono due patologie dell’anima e nel primo capitolo l’autrice si sofferma su tiepidezza, accidia, noia. Il cuore tachicardico è invece sinonimo delle passioni madri: ingordigia, superbia e lussuria.
Un cuore orante, contrassegnato da un ritmo sinusale, è quello di Maria e Giuseppe: l’impulso del loro battito è stato determinato da un legame naturale profondo con Dio e tra di loro.
Se un cuore congesto è contrassegnato di sensi di colpa e dal peccato, su un cuore in arresto cardiaco pesa la paura della morte, “la grande rimossa del nostro tempo.
Infine, il cuore trafitto, cioè il Sacro Cuore, segno che qualcuno ci ama. “Gesù si è lasciato trafiggere per me“, tutto questo è avvenuto per amore e il Cristo gioisce nel dare la vita per ogni creatura. E così l’abbadessa Maria Emmanuel scrive nell’ultima pagina. “Tutti coloro che hanno preso sul serio l’amore di Cristo, sono i veri rivoluzionari della storia”.
A fine lettura ciascuno può fare la diagnosi della tipologia del proprio cuore.
Giuseppe Adriano Rossi