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La leggenda dei giorni più freddi dell’anno

N. 88- Aprile 2024

 

 

 

La leggenda dei giorni più freddi dell’anno

Il meteo non è più quello di una volta. Le stagioni nemmeno. Ma il 29, 30 e 31 gennaio sono sempre i giorni della merla, ovvero i giorni più freddi dell’anno secondo la tradizione popolare. L’origine di questo detto ha molteplici fonti, tutte più o meno incentrate su una merla bianca e un camino. La più diffusa è quella che si rifà a un mese di gennaio di 28 giorni, che faceva i dispetti a una povera merla (che allora aveva il piumaggio bianco): quando questa usciva dal nido per cercare cibo, il mese di Gennaio scatenava grandi nevicate che rendevano la ricerca difficile.

Un anno, la merla fece una grade provvista di cibo e rimase nel nido per tutto il mese. Passato il ventottesimo giorno, la merla uscì all’aperto irridendo a Gennaio per averlo buggerato. Gennaio però si offese e chiese a Febbraio di prestargli tre giorni dei suoi e mentre la merla era alla ricerca di nuovo cibo, scatenò una bufera tale che l’uccello non riuscì a ritrovare neppure il nido. Per non morire di freddo la merla trovò rifugio in un camino, dove attese per tre giorni la fine della bufera. Arrivato Febbraio, tornò il sole e la merla uscì dal camino, ma la fuliggine aveva annerito le sue splendide piume bianche. Da allora, dice la tradizione, i merli sono neri (anche se ci sono anche alcuni rarissimi esemplari bianchi) e il mese di Gennaio ha 31 giorni, mentre Febbraio è rimasto a 28.

Un’altra versione della leggenda vede protagonista un’intera famiglia di merli, padre, madre e tre figlioletti, anche loro bianchi. Sul finire di gennaio, mentre il merlo era in giro per cercare cibo, la merla, per proteggere i suoi pulcini dal troppo freddo spostò il nido al calduccio, su un camino. La neve tenne il maschio lontano per tre giorni, appunto il 29, 30 e 31 gennaio. Quando riuscì a rientrare al nido, quasi non riconosceva la famiglia: la merla e i merlini erano diventato neri e da allora nacquero solo merli neri.

Come ogni tradizione popolare legata alla meteorologia, anche i giorni della merla servono per strologare che tempo farà: secondo la credenza, se gli ultimi tre giorni di Gennaio sono molto freddi, la primavera arriverà presto, se invece tendono al mite, l’inverno sarà più lungo. Esattamente l’opposto del detto legato alla festività di appena due giorni dopo, il 2 febbraio (la Candelora): “Se c’è sole a Candelora, de l’inverno semo fora; se piove e tira vento, de l’inverno semo dentro”. Ma questa è un’altra storia.

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