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Agrilevante: macchine agricole italiane per far crescere l’Africa

N. 88- Aprile 2024

 

 

 

Agrilevante: macchine agricole italiane per far crescere l’Africa

Bari, da sempre porta italiana dell’Oriente, si candida fortemente ad esserlo anche verso il Sud. La “porta” per l’Africa è Agrilevante, storica rassegna di macchine agricole, impianti e tecnologie per la coltivazione del terreno e la zootecnia, organizzata da FederUnacoma, la federazione dei produttori italiani di macchine agricole.

L’edizione 2023 si è caratterizzata per un’attenzione particolare alle delegazioni governative ed economiche provenienti da 27 Paesi, soprattutto dell’Africa e dei Balcani.

L’obiettivo è molto più che economico. “Più agricoltura nei Paesi africani significa più ricchezza – ha spiegato la presidente di FederUnacoma Maria Teresa Maschio. “Più ricchezza significa meno emigrazione”. E il sistema produttivo italiano delle macchine agricole, uno dei più raffinati e duttili al mondo, è in grado di soddisfare le esigenze di qualunque agricoltura, conferma la direttrice generale di FederUnacoma Simona Rapastella.

Negli ultimi trent’anni la popolazione del continente africano è più che raddoppiata, passando dai 628 milioni del 1990 agli oltre 1,4 miliardi del 2023. Proiezioni delle Nazioni Unite indicano che la crescita dovrebbe proseguire a ritmo sostenuto anche nel medio e lungo termine, raggiungendo la soglia dei 2,5 miliardi nel 2050. Il fenomeno ha interessato anche l’area nordafricana che ha visto crescere i propri abitanti da 140 milioni a 260 milioni. Il forte incremento demografico del continente ripropone con forza la questione della sicurezza alimentare per sistemi agricoli caratterizzati spesso da bassa produttività, livelli tecnologici inadeguati, scarsità di terreni agricoli coltivabili.

Altri dati confermano che il Mediterraneo rappresenta un’area di grandi potenzialità dal punto di vista economico e commerciale, sia per la crescita del Prodotto interno lordo di molti Paesi, sia per il miglioramento complessivo della produttività agricola. I Paesi del Nord Africa, in particolare, registrano un incremento significativo del PIL, e i dati riportati nelle indagini di Internationalia/FederUnacoma prevedono nel 2023 una crescita in Egitto del 4,4%, in Libia del 17,9%, in Algeria del 3,1%, in Marocco del 3,3% e in Tunisia dell’1,9%. Un ruolo trainante sta assumendo, in queste economie, il settore agricolo, che registra investimenti crescenti nell’acquisto di macchine e attrezzature per le filiere tipiche della regione. Gli investimenti in mezzi meccanici avanzati diventano sempre più strategici per fare fronte ai cambiamenti climatici e garantire la copertura dei fabbisogni alimentari. Le tecnologie di ultima generazione migliorano gli standard di qualità, sostenibilità e produttività delle rispettive economie agricole.

La cooperazione fra l’Italia e i Paesi nordafricani è chiamata a svolgere un ruolo strategico proprio nel campo della meccanizzazione agricola. Del resto – come ha sottolineato il direttore di Internationalia, Gianfranco Belgrano, già oggi l’industria italiana soddisfa una quota significativa del fabbisogno di macchinari nella regione: nel solo 2022 il Made in Italy ha garantito il 10% della domanda di tecnologie in Egitto, il 27,5% in Tunisia e il 26% in Marocco.

«In tale prospettiva è indispensabile incrementare la conoscenza delle realtà agricole – ha sottolineato Mariateresa Maschio – analizzare i limiti e le potenzialità del settore primario nei vari Paesi, programmare una meccanizzazione appropriata alle diverse realtà, infine conoscere i programmi di cooperazione e di sviluppo anche in termini di istruzione e formazione professionale”.

Lisa Bellocchi

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