Scienziati russi contro la guerra

Anche OmnisMagazine assiste attonito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Niente giustifica l’aggressione di un’altra Nazione.
Il governo di Mosca sta conducendo un’azione iniqua e sanguinaria, senza attenuanti. Ci uniamo perciò alla corale solidarietà verso il popolo invaso e bombardato.
Purtroppo – come ha scritto una sociologa contemporanea – in guerra, la prima a morire è la verità.
E così, mentre scende in campo anche la subdola arma delle fake news, qualcuno, restando a casa al caldo, si butta nel mainstream a corpo (e cervello) morto e blocca le lezioni universitarie su Dostoevskij e i concerti con la musica di Tchaikovsky.
La comunità internazionale in passato non ha smesso di studiare Dante quando in Italia governava il fascismo, né di suonare Bach mentre Hitler riempiva i campi di concentramento.
In questo momento, in cui in Russia si rischiano 15 anni di prigione soltanto pronunciando la parole “guerra”, pubblichiamo integralmente l’accorato e coraggioso documento firmato dai membri dell’Accademia Russa delle Scienze.
Il popolo russo, la sua storia e la sua cultura sono più grandi di chi pro-tempore li governa.
Appello dei membri del Presidium dell’Accademia russa delle scienze
Noi membri del Presidium dell’Accademia russa delle scienze ci rivolgiamo a studiosi e scienziati della Russia e di tutti i Paesi del mondo.
Il clima di tensione che perdura già da anni in Ucraina, a cui si accompagnano le morti e le privazioni dei civili, è sfociato in un conflitto militare. Consideriamo estremamente importante raggiungere il cessate il fuoco e una soluzione pacifica attraverso i processi di negoziazione. Nutriamo grande preoccupazione per la vita e l’incolumità della popolazione, compresi i nostri colleghi che si trovano nelle zone di guerra nei territori del Donbass e dell’Ucraina.
Auspichiamo la risoluzione immediata delle questioni umanitarie legate, in primo luogo, a garantire la sicurezza e le normali condizioni di vita della popolazione civile. Rivolgiamo un appello a tutte le parti in conflitto per la salvaguardia delle istituzioni scientifiche, educative, sanitarie, culturali, e del patrimonio storico. È importante evitare che vengano distrutti i centri di energia nucleare, l’industria chimica e altre infrastrutture critiche.
Invitiamo i nostri colleghi in tutto il mondo, le accademie nazionali delle scienze, le associazioni scientifiche nazionali e internazionali, nonché altri nostri partner del settore scientifico ed educativo, ad astenersi da posizioni e azioni dettate non dagli interessi della scienza, ma dalla situazione politica e dalla gravità del momento. Consideriamo inaccettabile ogni tentativo di pressione politica su scienziati, insegnanti, dottorandi e studenti e ogni discriminazione per motivi di nazionalità o cittadinanza.
Chiediamo a gran voce alla comunità scientifica mondiale di continuare a sviluppare la cooperazione, rafforzare i legami scientifici ed educativi internazionali e prevenire qualsiasi tentativo di limitare l’accesso alle infrastrutture scientifiche internazionali, alle opportunità di pubblicazione e alle banche dati aperte.
Riteniamo necessario intensificare la diplomazia in campo scientifico e potenziare il movimento degli studiosi e scienziati per la pace, la sicurezza internazionale, la risoluzione dei conflitti, la riduzione delle tensioni militari e la prevenzione della minaccia di una guerra nucleare.
Seguono le firme del presidente, dei vice presidenti e di parecchie decine di membri dell’Accademia delle Scienze
Fonte: http://www.ras.ru/news/shownews.aspx?id=3fdf08dd-1efb-4817-9087-69b642c59660&print=1