Ravenna espone “il Moro”
Giusto da un anno la storica barca dell’imprenditore ravennate Raul Gardini (Ravenna, 7 giugno 1933 – Milano, 23 luglio 1993), protagonista nel 1992 in Coppa America, è esposta alla radice di quella che è l’altrettanto storica darsena del porto di Ravenna, il Canale Candiano, in prossimità della stazione ferroviaria. Cimelio di un’epoca nella quale la città fece parlare di sé dall’imprenditoria allo sport, l’imbarcazione campeggia con il suo scafo rosso e nero, e con lo svettante albero maestro, sul traffico e sui passanti dall’alto di un piedestallo che la rende visibile anche a distanza. I modelli dell’imbarcazione furono ovviamente diversi, a seconda delle modifiche funzionali alla competitività delle regate. L’imbarcazione esposta a Ravenna è forse lo scafo più veloce dei cinque fatti costruire al tempo, in vista della partecipazione alla Coppa America. Finita la competizione, lo scafo fu acquistato dall’imprenditore Diego Della Valle, che nel 2008 lo cedette all’ Autorità POrtuale di Ravenna.
Nel 2013 il trasferimento accanto alla sede dell’Autorità, dove è rimasto fino al 2021. Da un anno è esposto, e molto visibile, in testa alla darsena di città, il “corso” marittimo cittadino (di questo abbiamo parlato nel n. 46 – settembre 2020 di Omnis Magazine). Location di marineria del tutto in tono, data la stretta vicinanza della caserma della Guardia di Finanza reparto marittimo, della Capitaneria di Porto, dell’Autorità Portuale e dell’ex edificio della Dogana.
Breve storia della barca e della sfida
Nel 1992 Raul Gardini, appassionato di vela, con il carattere intraprendente che lo distingueva, affrontò l’avventura della Louis Vuitton Cup, con un occhio rivolto all’America’s Cup, il top della competizione velistica mondiale. La decisione e i preparativi erano maturati già molto tempo prima. Venne infatti varato nel 1990 il primo Moro, che fece da apripista ad altre quattro barche successive, tutte omonime. Sull’ultimo, quello ritenuto e studiato come più competitivo, salì l’equipaggio che nel 1992 partecipò alle regate della Louis Vuitton Cup. Per la cronaca, il vincitore della Louis Vuitton Cup sarebbe stato lo sfidante della barca statunitense nella sfida per la regata top internazionale, l’America’s Cup. Partecipazione che il Moro conquistò dopo una serie di serrati confronti con le altre imbarcazioni in lizza, superando nella finalissima anche l’accreditato team di New Zealand. Per la prima volta negli annali della competizione, aggiudicandosi la Louis Vuitton Cup, entrava in campo nella sfida finale per l’America’s Cup un armo italiano. Nella finale dell’America’s Cup la barca americana America 3 ebbe la meglio sulla nostra, che gareggiò comunque molto brillantemente, con l’orgoglio di poter tornare in patria con uno dei trofei più prestigiosi delle gare veliche internazionali. Alla collocazione in Darsena del Moro di Venezia era presente per l’occasione, emozionato, lo skipper di quella competizione di trent’anni prima, Paul Cayard.
La Louis Vuitton Cup
Il trofeo conquistato nel 1992 si è ricongiunto al Moro a Ravenna, per alcuni giorni, per essere esposto al pubblico nel trentennale dell’impresa. La coppa, proveniente da Parigi, è rimasta in esposizione al Mercato Coperto di Ravenna dal 26 aprile all’1 maggio scorsi, grazie al lavoro della Fondazione Raul Gardini, del Circolo Velico Ravennate e del Mercato Coperto, trent’anni esatti dopo la conquista del trofeo da parte della barca italiana. Un’impresa per la quale si sentirono “marinai” tutti i ravennati e che promosse l’immagine dell’Italia nel mondo.
Roberto Aguzzoni