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L’alto costo della fede

N. 104- Ottobre 2025

 

 

 

 

L’alto costo della fede

La persecuzione è una realtà per la chiesa oggi come lo fu per i primi seguaci di Gesù.

Recentemente, in alcune parti del mondo essa è addirittura aumentata. Lo ha ricordato Papa Leone XIV nel giorno in cui la Chiesa ha celebrato l’Esaltazione della Santa Croce.

“Il loro martirio – ha sottolineato il Papa elencando numerosi nomi di eroici testimoni -continua a diffondere il Vangelo in un mondo segnato dall’odio, dalla violenza e dalla guerra; è una speranza piena d’immortalità, perché, pur essendo stati uccisi nel corpo, nessuno potrà spegnere la loro voce o cancellare l’amore che hanno donato; è una speranza piena d’immortalità, perché la loro testimonianza rimane come profezia della vittoria del bene sul male. Sì, la loro è una speranza disarmata. Hanno testimoniato la fede senza mai usare le armi della forza e della violenza, ma abbracciando la debole e mite forza del Vangelo”.

Secondo i dati della World Watch List 2025 di Open Doors, 310 milioni di cristiani affrontano livelli di persecuzione molto elevati o estremi.

L’anno scorso sono stati uccisi 4.476 cristiani per motivi legati alla fede. E sono stati 4.744 i cristiani detenuti o imprigionati.

I cristiani in vaie parti del mondo continuano a essere detenuti senza processo, arrestati, condannati e imprigionati per il solo fatto di aver seguito la parola di Gesù ci racconta sempre il rapporto di Open Doors, un’organizzazione globale, nata nel 1955, con 25 sedi nazionali e che opera in più di 60 paesi,dove il cristianesimo è scoraggiato o oppresso, con la missione di sostenere i cristiani perseguitati.

Solo nella top 50 della World Watch List 2025 di Open Doors, 310 milioni di cristiani affrontano livelli di persecuzione molto elevati o estremi.

Questi i primi dieci paesi della World Watch List 2025 di Open Doors in cui la fede costa di più.

Nel seguente link la lista completa e il raffronto con il 2024:

https://www.opendoors.org/research-reports/wwl-documentation/WWL-2025-Table-of-Scores-and-Ranks-FINAL

Il rapporto ci dice dunque che oltre 380 milioni di cristiani subiscono elevati livelli di persecuzione e discriminazione a causa della loro fede: 1 cristiano su 7 è perseguitato nel mondo; 1 cristiano su 5 è perseguitato in Africa e 2 cristiani su 5 sono perseguitati in Asia.

Già nel 2019 Papa Francesco poneva l’accento su questo importante tema quando, nel giorno della commemorazione dei defunti, il 2 novembre, scelse di celebrare la Messa per la prima volta in una catacomba, le Catacombe di Priscilla, ricordando tutti i cristiani di ieri e di oggi costretti «a nascondersi» perché perseguitati.

(Immagine: Vatican Media)

«Un momento di storia brutto che non è stato superato. Anche oggi – continuava il pontefice – ci sono tante catacombe in altri Paesi dove i cristiani devono fingere di fare una festa, un compleanno per celebrare l’Eucaristia, perché è vietato farlo. Anche oggi ci sono dei cristiani perseguitati, più che nei primi secoli». A tenerli insieme, in una storia ininterrotta di fede e di testimonianza, è l’identità. «L’identità di questa gente che si radunava qui per la messa e per lodare il Signore è la stessa dei nostri fratelli in tanti Paesi dove oggi essere cristiani è un crimine».

Vittorio Banci

Nella foto in alto: Nigeria, il pastore di una chiesa seduto su ciò che rimane della sua casa, distrutta dalla violenza dei Fulani (foto dal sito vatican.va)

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