La tovaglia del perdono da Canossa a Roma

Si chiama “tovaglia del perdono” il prezioso manufatto ricamato esposto nell’ex refettorio monastico della Basilica di San Benedetto Po, nella quale fu sepolta la gran contessa Matilde di Canossa.
Riprendendo gli stili dell’Ars Canusina (impostata dalla psichiatra Maria Bertolani Del Rio negli Anni 30 del secolo scorso, per aiutare con il lavoro -l’ergoterapia, si direbbe oggi – le pazienti dell’ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia) il ricamo racchiude in un tondo le effigi di San Pietro e di San Paolo. Attorno, fregi nelle sfumate tonalità dell’azzurro.

Il pregiato lavoro, realizzato dalle esperte di Reggioricama, compie il suo viaggio Dalla Rocca di Canossa alla Roccia di Pietro, da San Benedetto Po ai Musei Vaticani e poi fino al secondo altare della Basilica di San Pietro in Roma. Sandra Cosmi, Presidente di Reggio Ricama, ha voluto ricordare le caratteristiche del tovagliato i cui motivi grafici attingono alle miniature del Codice di Donizone, oggi alla Biblioteca Apostolica Vaticana. L’esposizione in mostra della tovaglia è, infatti, accompagnata da un facsimile del manoscritto che narra le vicende di Matilde e dei suoi antenati.

All’inaugurazione della mostra, nel centro della bassa mantovana, il sindaco Roberto Lasagna ha evidenziato come il vivere in contesti belli apra a rapporti più sereni più cordiali, più accoglienti. L’ing. Denis Bedeschi, in rappresentanza degli imprenditori reggiani che hanno sostenuto il progetto, ha sottolineato la dimensione femminile delle opere in mostra, richiamando la femminilità di Matilde e invitando le donne a cogliere dall’esperienza della Contessa di Canossa motivi e stimoli per superare delicate fasi negative che segnano anche la nostra recente quotidianità.

L’esposizione della tovaglia d’altare ha offerto la possibilità di rendere fruibile una selezione antologica di ricami “matildici”. Si tratta di manufatti, frutto del lavoro operoso di donne reggiane attive dagli anni ’40 del Novecento ad oggi, realizzati nella tipica tecnica inventata poco meno di un secolo fa presso l’Ospedale Psichiatrico di Reggio Emilia. Tra i pezzi di particolare pregio storico si evidenziano una raffinata pianeta liturgica, un elegante abito femminile, alcune tovaglie da tavola che narrano la cura e l’attenzione per il bello che dovrebbe sempre accompagnare il vero e il buono.
Ad accompagnare il viaggio della tovaglia, le riflessioni di mons.Tiziano Ghirelli,Canonico della Patriarcale Basilica di S. Pietro in Vaticano, sulle testimonianze matildiche nella città dei Papi e sul valore del perdono oggi.