Il lampione dei neonati non si accende più

Bologna, città ricca di storia, tradizioni e curiosità, dove l’antico e il moderno si fondono senza mai confondersi, un luogo in continuo divenire che cambia senza mai perdere l’essenza di quello che è, che stupisce e incanta, che dà spazio a tutti ma non disperde. E solo in un luogo così poteva nascere “Il lampione dei neonati”. Lo sapevate che a Bologna, fino a poco tempo fa, c’era un lampione che si accendeva ogni volta che nasceva un bambino in città? Poteva capitare che trovandovi a passeggiare in Piazza del Nettuno all’angolo di Palazzo re Enzo avreste potuto vedere una luce lampeggiare per qualche secondo, ecco quello è il Lampione dei Neonati. Per quattro anni ogni volta che nel Comune di Bologna nasceva un bambino, questa luce brillava per salutare la nuova vita. Grazie ad un pulsante tele-controllato le ostetriche e i medici dalle sale parto degli Ospedali Sant’Orsola e Maggiore annunciavano così alla città il lieto evento.
L’idea nacque nella primavera del 2012 su ispirazione dell’installazione dell’artista italiano Alberto Garutti intitolata “Ai nuovi nati”, premiata a Ghent in Belgio. L’artista la realizzò dapprima a Bergamo, nel 1998, poi nella piazza Vrijdagmarkt della città fiamminga, dove dal 1199 vi si tiene il “mercato del venerdì”, che ha dato il nome all’area. Il progetto è stato copiato anche ad Istanbul e Mosca, Gallipoli e Roma. Ogni lampione o lampadina di un’area stradale si accende con un fascio di luce in collegamento diretto con le sale parto della città.
A Bologna, il lampione è una meravigliosa opera in stile Liberty che venne installata nel 1920 da Alfonso Rubbiani, eclettico personaggio di formazione cattolica, politico e regista dei restauri dei più significativi edifici monumentali di Bologna e della pianura bolognese, al quale si deve l’immagine attuale del centro storico della città. Proprio durante i restauri operati a Palazzo Re Enzo Rubbiani decide di restaurare questa splendida lanterna alta ben 3,5 metri, che doveva simboleggiare la connessione fra il nuovo e l’antico che tornavano a splendere.
Da diversi anni il “lampione dei neonati” non è più in funzione e nel 2017 è stata avviata una raccolta firme per riattivarlo. Sarebbe bello poter camminare per piazza Nettuno con lo sguardo rivolto all’insù con la curiosità di vederlo illuminarsi. Perché da sempre la luce è simbolo di vita e di speranza e oggi come non mai ne abbiamo un estremo bisogno. Specialmente nell’attuale “deserto demografico”.