Il fascino dell’Umbria verde
L’Umbria si propone come “il cuore verde d’Italia”: un colore salutare che si declina anche attraverso scelte amministrative, economiche ed ambientali interessanti.
Il primo dato è quello della scelta della “modalità turistica”. In un territorio piccolo (solo il 2,8 % della superficie italiana) e ancora a forte trazione agricola, gli agriturismi sono oltre 1.440, diffusi nel 98% dei Comuni.
Un esempio per tutti. Il piccolo paese di Baschi, provincia di Terni: circa 3000 abitanti sparsi su un territorio di oltre 68 chilometri quadrati, conta una trentina di strutture per un turismo “di campagna”, di vario status e livello.
Negli anni ’90 le riviste americane Life e Newsweek, dopo accurate analisi, scrissero che l’ovale geografico tra Orvieto e Todi (quindi incluso tutto il Lago di Corbara ed il Comune di Baschi) è la zona più vivibile del mondo. Sono passati trent’anni da allora, ma la tesi è – se possibile- ancora più valida. Ne è convinto il sindaco di Baschi Damiano Bernardini, rieletto a primavera per il secondo mandato, concreto assertore di un turismo “slow” che attiri visitatori senza snaturare la quiete del territorio.
Baschi è diventata una delle tappe della proposta “Italia Coast to Coast” una modalità tricolore della statunitense “Route 66”: un percorso da compiere a piedi o in bicicletta. L’itinerario, di circa 400 chilometri, attraversa quattro Regioni: Marche, Umbria, Lazio e Toscana, con 18 tappe per gli amanti del trekking e 9 per coloro che viaggiano su due ruote. Baschi aspetta gli uni e gli altri, guardando dall’alto la valle del Tevere.
Anche gli autori del sito “i luoghi del silenzio” propongono con passione calmi viaggi di conoscenza; per Baschi segnalano l’Abbazia di San Bartolomeo, nella frazione Moruzze, l’Abbazia di San Gemini di Massa a Scoppieto (molto nota anche per la su area archeologica), il Castello di Acqualoreto e il Castello di Baschi stessa, dove hanno sede gli uffici comunali e dove è stato realizzato un piccolo “antiquarium”.
Di gioiello in gioiello, il visitatore di quest’angolo d’Umbria non può tralasciare Civitella del Lago.
Affacciata sul Lago di Corbara, manutenuta come una bomboniera, Civitella è meta di camminatori curiosi, attratti dal vasto belvedere sull’invaso artificiale del Tevere. Quando arrivano, moltiplicano lo stupore girando tra i vicoli del borgo antico, fino alla porta di un inatteso museo: quello dell’Ovo Pinto, dell’uovo dipinto. Questo “unicum” espone gusci d’uovo di diversi pennuti (dalla quaglia allo struzzo, passando per galline e oche) dipinti, scolpiti, traforati, modificati, fino a fare di ciascuno un’opera d’arte. Arricchiscono il museo (davvero strabordante di stupefacente bellezza) i capolavori che annualmente partecipano alla “mostra concorso dell’Ovo Pinto”, che l’omonima Associazione culturale organizza annualmente fin dal 1982.
Di Civitella del Lago, dei suoi visitatori, si è occupata anche la televisione di Capodistria; un suo giornalista, Branko Vrabec, ha visitato Baschi, i punti turistici e le eccellenze agricole, insieme ad un gruppo di 40 colleghi provenienti da tutta Europa. L’occasione è stata fornita da un “low budget press trip”, un viaggio a basso costo per la stampa organizzato da ENAJ, lo European Network of Agricultural Journalists. Per quattro giorni i reporter di 23 diversi Paesi hanno incontrato paesaggi e personaggi di Baschi e dell’orvietano: i fratelli Mecarelli, allevatori di Chianine, l’olivicoltore Ricci, i produttori di vini Barberani, i fondatori di “Cantine Etiche”, i produttori di zafferano del Consorzio “il Croco di Pietro Perugino”, il pastore Gabriele Filippini. Insieme a loro anche lo chef stellato Umberto Trotti, il cioccolatiere artigiano Luca Calvani, titolari di agriturismi o rinomati resort, come la Tenuta dei Mori.
Il frequentatissimo press tour di ENAJ (che si sta rispecchiando in decine di articoli che i giornalisti hanno pubblicato una volta tornati ai loro Paesi) è stato reso possibile principalmente dall’impegno della collega Simona Maggi, presidente di ARGA Umbria, l’Associazione regionale dei giornalisti agricoli, che ha “cucito”, assieme al sindaco Damiano Bernardini, un percorso trascinante, che si traduce poi in una importante opera di conoscenza in Europa delle eccellenze e del fascino di un magnifico pezzetto della verde Umbria
Lisa Bellocchi