Guglielmo Marconi, il genio che cambiò il mondo
La “Giornata di Marconi” nel 150° della nascita (che fu il 25 aprile 1874, a Bologna in via delle Asse poi ribattezzata via 3 Novembre e oggi IV Novembre), è passata senza lasciare il segno, ignorata dai più anche sotto le Due Torri: in Piazza Maggiore non è apparso neppure un manifesto a ricordare il genio che ha cambiato il mondo.
Presso il Mausoleo Marconi a Pontecchio, la giornata prometteva pioggia e invece è uscito il sole. Così la Messa che ha aperto il programma ha potuto essere celebrata dal Cardinale e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana Matteo Maria Zuppi il quale, nell’ omelia, ha esaltato il senso dell’intelligenza umana al servizio del bene comune incarnato in un umile studente al servizio della natura.
È seguita, a cura del Comitato nazionale marconiano, la cerimonia di emissione del francobollo celebrativo “Marconi 150” alla presenza del Sottosegretario Lucia Borgonzoni e del nipote, principe Guglielmo Giovannelli Marconi. Una breve conferenza scientifica ha visto protagonisti il Premio Nobel per la Fisica 2023 Anne L’Huillier (che ha ricordato come Marconi abbia ottenuto lo stesso riconoscimento nel 1909 a soli 35 anni) e l’astrofisico della Nasa Mark Clampin mentre i dottorandi del Dipartimento ‘Marconi’ di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione hanno fatto sintesi dei loro studi.
Prima della presentazione del libro “Marconi, l’ uomo che ha connesso il mondo” e di un incontro-spettacolo, nel prato, sul retro di Villa Griffone, l’ attenzione di tanti si è indirizzata verso i tre gazebo gestiti, rispettivamente, dal Circolo Filatelico Guglielmo Marconi di Sasso Marconi con le cartoline postali di tanti anni di celebrazioni; da Poste Italiane per il francobollo con annullo del primo giorno di emissione e la stupenda cartella filatelica; dal Lions Club Bologna Guglielmo Marconi che ha realizzato la medaglia commemorativa. Essa è opera dello scultore Marco Marchesini, che ha modellato nel recto il giovanissimo Guglielmo intento allo studio del suo primo apparecchio e, nel retro, il panfilo Elettra fra le onde dell’ Oceano e le onde hertziane, presentato e offerto, nelle prime due copie numerate, al principe e alla neo Presidente della Fondazione Giulia Fortunato.
Grazie ai Lions e a tanti che in questo lungo 2024 continueranno a esaltarne la memoria, Marconi non sarà lasciato solo. Giorgio Comaschi gli ha dedicato due libri e uno spettacolo teatrale, Maria Enrica Giardini, in un altro volumetto, racconta l’uomo e lo scienziato attraverso la sua grafia.
Il Quotidiano Nazionale del 21 aprile ha riservato un’intera pagina all’ intervista di Beppe Boni alla principessa Elettra; la Rai sta completando uno sceneggiato a lui dedicato, un concerto estivo gli riserverà il Comune di Bologna sul “crescentone”. A Lugo, in provincia di Ravenna, il drappo della Contesa Estense è stato a lui dedicato nel 150° della nascita.
Roberto Zalambani