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Giovanni Acquaderni tra fede, opere e fotografia

N. 96- Gennaio 2025

 

 

 

Giovanni Acquaderni tra fede, opere e fotografia

Un libro fotografico, unico nella storia di questo strumento di conservazione e di comunicazione, consente di ricordare e rendere attuale un personaggio di grandissimo spessore di fede e di opere quale fu Giovanni Acquaderni (Castel San Pietro Terme 1839 – Bologna 1922), fondatore della Banca “Piccolo Credito Romagnolo”, oggi diventata una delle maggiori d’ Europa, della Cattolica Assicurazioni, dell’ Azione Cattolica Italiana, del quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana “Avvenire”, promotore dei grandi pellegrinaggi ai luoghi mariani da Loreto a Lourdes, delle ricorrenze pontificie come il 1888 per Leone XIII e soprattutto, con respiro mondiale, dell’ Anno Santo 1900 organizzato dalla sua casa e dalla sua “officina”.

Ora un libro di Minerva, a firma di Giampaolo Venturi e Roberto Zalambani, rende fruibile al grande pubblico quella che fu la sua grande passione: la fotografia. Non fine a se stessa, ma finalizzata a mantenere, in un grande abbraccio lungo il tempo e attraverso la storia, familiari e amici, collaboratori, sacerdoti e religiosi, arcivescovi di Bologna e cardinali, fino ai Papi che gli commissionavano la foto ufficiale.

Tutte queste fotografie, realizzate in piccola parte in studio e in parte all’ aria aperta, venivano da Giovanni Acquaderni fatte stampare nei migliori studi fotografici di Bologna, Firenze e Roma e raccolte in grandi volumi, che oggi sono custoditi e fruibili nell’ Archivio vescovile di Bologna. Il loro eccezionale interesse deriva dal fatto che, accanto a ciascuna, è stato scritto il nome delle persone immortalate nella carta fotografica.

Oltre un centinaio di questi scatti sono contenuti nel libro, prezioso anche graficamente, che si divide nelle seguenti sezioni: tappe di una vita, la famiglia e le famiglie, i laici, i sacerdoti e i religiosi, vescovi, arcivescovi e cardinali, i Papi, le iniziative, i luoghi, la città, le città. con un ultimo formidabile scatto a Roma nel 1860 tra il lungo Tevere e Castel Sant’ Angelo, riportato giustamente a doppia pagina, nel quale si vede Acquaderni in carrozza guardare verso l’obiettivo che lo sta riprendendo.

Due brevi saggi introduttivi raccontano personaggio e storia. Giampaolo Venturi, storico, insegnante e giornalista, ripercorre la vicenda umana di questo grande costruttore, dalle amicizie a una capacità imprenditoriale non comune, a partire dalla formazione nel Collegio dei Gesuiti di Fano. Roberto Zalambani, giornalista e scrittore, parla della passione di Giovanni Acquaderni per la fotografia come “legame indelebile di relazioni umane”. “L’ attività imprenditoriale e le sue sane passioni – scrive – rappresentano una parte non trascurabile delle sue tante realizzazioni. Stampa e fotografia si innestavano in contesti particolarmente favorevoli di sperimentazioni professionali, ma anche amatoriali, come dimostrano, tra gli altri, il Fondo fotografico Olindo Guerrini della Biblioteca Universitaria e l’Archivio Poppi della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna”.

Nella presentazione del libro, mons. Giovanni Silvagni, Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Bologna, scrive che, grazie a questo volume fotografico, “si rende visivamente l’opera di questo grande e infaticabile costruttore”.

Emilio Bonavita

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