FederUnacoma prepara una EIMA super

A Bologna FederUnacoma si prepara a rendere memorabile la 45esima edizione di EIMA, la grande rassegna internazionale della meccanizzazione agricola che aprirà i battenti dal 9 al 13 novembre 2022.
Importanti particolari sono stati forniti durante AgriUmbria, la principale fiera agricola del centro Italia, che nei padiglioni di Bastia Umbra ha visto la sigla di un protocollo (con Aia, Anacli e Anabic) che sancisce Agriumbria come Polo delle carni italiane.
“Le manifestazioni fieristiche svolgono un ruolo fondamentale per la promozione e la diffusione delle tecnologie di ultima generazione e sono un volano fondamentale per il settore” ha ricordato il presidente di FederUnacoma, Alessandro Malavolti, che dal palco di AgriUmbria ha fornito i dati aggiornati sulle immatricolazioni del settore. A livello nazionale, il 2021 si è rivelato anno di importanti crescite, con un +36% complessivo, che ha portato il fatturato ad oltre 14 miliardi di fatturato, di cui il 60% di export.
L’Italia è terza nella classifica mondiale, dopo Stati Uniti e Germania, ma è leader mondiale nel settore della componentistica.
A fare crescere così positivamente la produzione italiana – ha spiegato Malavolti – contribuisce essenzialmente la nostra creatività. Mentre altri producono grandi macchine, per campagne sterminate, gli italiani differenziano le progettazioni rendendole “su misura” per ciascuna esigenza.
La guerra russo-ucraina riverbera anche sulla meccanica agricola, anche se i numeri sono relativamente limitati. L’Italia esporta in Russia una quota del 2,4%; in Ucraina l’1,2%.
Ciò che è drammatico invece – ha sottolineato il presidente di FederUnacoma –è l’impatto psicologico conseguente alle scelte belliche. La Russia ha bloccato la partenza di 96 navi cariche di grano dal porto di Odessa; la guerra fa temere per le semine in Ucraina e in Italia si teme per i ridotti o mancanti approvvigionamenti di urea: come crolleranno le rese per ettaro senza urea ed altri concimi?
Tuttavia, al momento, i portafogli ordini delle aziende agromeccaniche sono piene e l’ottimismo imprenditoriale fa proseguire. Lo conferma la direttrice generale di EIMA, Simona Rapastella: con parecchi mesi di anticipo, oltre 1000 aziende hanno già completato le procedure per la partecipazione ad EIMA; di queste, quasi un 30% sono estere.
Lisa Bellocchi