Colori e profumi dei Caraibi

Esistono luoghi, oltre l’Europa, al di là dell’oceano, che si rivelano un mosaico di colori, profumi, storie e tradizioni, ancora capaci di incantare il viaggiatore curioso, che non si accontenta di vedere solo con gli occhi, ma desidera entrare in contatto con un luogo attraverso tutti i sensi. Un gioiello di terre, sabbie, mari e natura, ma soprattutto, di colori e profumi. Parliamo dei Caraibi dove la natura, dalla flora alla fauna, sollecita tutte le gradazioni dell’iride: resterai abbagliato dai colori nella foresta tropicale, tra fiori giganteschi e cascate spettacolari, nelle baie paradisiache, tra sole, spiagge bianche e acque cristalline, nelle foreste di orchidee, begonie e bouganville. I fiori di tutte le sfumature possibili e la vegetazione tropicale rigogliosa trasportano l’animo nella vivacità di una natura incontaminata dagli strabilianti colori che vanno verso il rosso a partire dal rosa, passando per il fuxia e il lilla per arrivare al rosso acceso dei fiori immersi nella ricca vegetazione della foresta pluviale, in cui esplodono tutti i toni del verde. Nelle spiagge caraibiche il bianco splendente della sabbia sottile incornicia un mare in cui le strisce di azzurro e di verde si rincorrono e si alternano come per una gara tra colori, mentre le palme si stagliano in contrasto sulla nitidezza del cielo.

Nelle strette vie delle città le facciate delle piccole case, spesso di aspetto molto vissuto, hanno tutte un colore diverso, nei toni tenui degli azzurri, dei verdi e dei rosa, con i balconcini in ferro battuto in origine bianchi. Ma è nei mercati che i colori si incontrano con i profumi, creando un mix sensoriale indimenticabile. Che siate nel mercato di Fort de France a Martinica, di Bridgetown a Barbados o di Saint George’s a Grenada, l’impatto sarà inebriante. Vi si respira un’aria densa, ricca, letteralmente impregnata dall’aroma esotico delle spezie che vengono prodotte in questi territori: la noce moscata, la cannella, i chiodi di garofano, la vaniglia, lo zenzero, lo zafferano, il cacao formano insieme un cocktail di aromi che diventa il profumo stesso delle isole caraibiche, meraviglioso fil rouge che le lega da nord a sud.

I profumi si rispecchiano nei colori dei mercati, nelle variopinte mercanzie artigianali, nei colori accesi della frutta e della verdura, nei colori allegri delle semplici collanine, dei souvenirs, delle bottiglie di Rhum, nei colori sgargianti degli abiti delle donne che servono ai banchi, con i loro turbanti rossi, arancioni o dorati, nelle tovaglie a scacchi e nella folla rumorosa di turisti e locali che cerca di ottenere il prezzo più basso.

I mercati del pesce espongono i pesci della barriera corallina, che risplendono ancora orgogliosi nei loro straordinari colori, dall’azzurro acceso al rosso, dal giallo all’arancione, che pare davvero un peccato mangiarli.
Già nelle vicinanze dei negozi di liquori aleggia il profumo del rhum, che viene fatto assaggiare in bicchierini posti su tavolini all’esterno dei locali, per invogliare i clienti. Nelle scansie sono esposte una quantità di varietà di rhum, tante da riempire intere pareti di bottiglie di forme e colori diversi, che fanno da allegro corollario all’intenso aroma liquoroso.
I Caraibi nutrono i sensi e queste sensazioni così intense restano con noi che abbiamo visitato questi luoghi, nella nostra mente e nel nostro cuore, come esperienza indimenticabile di queste terre baciate dalla natura.
Emilio Bonavita