Ascolti Tv. Il bilancio del 2024 e l’Auditel

Si è chiuso così l’anno 2024, quello della celebrazione dei 100 anni della Radio e i 70 anni della Televisione in Italia, ovvero della Rai. Ma si chiude con luci e ombre per quanto attiene gli ascolti. Se fino a settembre dell’anno scorso i dati Agcom vedevano la Rai in lieve vantaggio sullo share medio giornaliero, fino al 14 dicembre i dati Auditel – pubblicati Milano Finanza il 27 dicembre scorso – segnavano un totale di 36,9% di share nelle 24 ore per Mfe (MediaForEurope, la capogruppo di Mediaset) contro il 36,6% del Servizio pubblico. E questo per il secondo anno consecutivo, dopo il sorpasso, per la prima volta, dell’anno scorso. Un risultato importante per il gruppo del Biscione perché la Rai aveva beneficiato di eventi importanti come Olimpiadi ed Europei di calcio (per questo era in vantaggio a settembre scorso), mentre su Mfe aveva pesato negativamente l’assenza delle partite in chiaro di Champions League.
La Rai, tuttavia, il 28 dicembre 2024 ha comunicato di avere programmato durante tutto l’anno un’offerta variegata (tra sport, musica del Festival di Sanremo e la grande fiction) che ha consentito alle reti generaliste Rai di rafforzare e confermare nettamente la propria supremazia negli ascolti del prime time nel 2024 con uno share complessivo del 32,5% (+0.7% rispetto al 2023). Con Rai 1 che, nel prime time, si è confermata come la rete più vista con il 21,9% di share (+1,5% rispetto al 2023). La Rai si è affermata anche nei programmi più visti durante l’anno 2024, in cui ai primi quattro posti ci sono suoi programmi, a cominciare dalla serata finale del Festival (con lo share record del 75,1 per cento).
Per quanto attiene lo share medio giornaliero, la Rai ha comunicato che le reti generaliste Rai (Rai 1, Rai 2, Rai 3) hanno conquistano l’intera giornata, con uno share medio del 30,2 per cento, nel confronto omogeno con le generaliste del principale concorrente (Canale 5, Rete 4, Italia 1). Ma non è così per il raffronto tra l’intera offerta Rai (36,6% di share giornaliero) e l’intera offerta Mfe (36,9% di share giornaliero) come già visto. E come già visto, ciò avviene per il per il secondo anno consecutivo, dopo il sorpasso storico dell’anno scorso. Mfe è anche in testa con il 39,5% anche nello share Tv sul cosiddetto “pubblico attivo” (15-64 anni), la fascia d’età più pregiata per gli investitori pubblicitari, dove al contrario la Rai si è fermata al 31,3%, secondo quanto riportato da Milano Finanza. E per il 2024 si conferma ancora come terzo editore Warner Bros. Discovery con il 9,4% di share nell’intera giornata e con la miglior performance (+9%) tra tutti i broadcaster rispetto al 2023. Del gruppo si sono particolarmente distinti, per incremento di ascolti sul 2023, i canali Nove (+18%) e Real Time (+23%).

Sempre sui dati Auditel, e sempre da inizio gennaio al 14 dicembre 2024, lo Studio Frasi ha analizzato invece i telegiornali e i cui risultati, su quelli con maggiore ascolto, sono stati riportati il 28 dicembre scorso da La Repubblica. Con le eccezioni del Tg La7 e della TGR, si evidenzia la diminuzione degli ascolti che colpisce in particolare il Tg1 (- 3,79%) e molto di più il Tg2 (- 8,88%,), ma che non risparmia, seppure in misura minore, neanche il Tg5 (- 2,42%). Il TG1 rimane comunque in testa agli ascolti con uno share del 23,56% a cui segue il TG5 con il 19,54% di share medio. In leggera flessione, ma pressoché stabile, l’ascolto del TG3 (-0,44%), molto di più la flessione del TG4 (-4,44%), e Studio Aperto (-3,52%). In controtendenza la testata regionale Rai, la TGR, che sale dello 0,78%. E soprattutto il Tg di La7 delle ore 20 che vede un incremento di ben 18,64 punti percentuali.
Al contrario soffrono, e soffrono molto, i canali all news: meno 17,9% per RaiNews24, meno 4% per Tgcom24, così come per SkyTg24 che scende anch’esso poco meno del 4%. Per uno share giornaliero di 0.52% per RaiNews24, di 0,50% per Tgcom24 e di 0,33% per SkyTg24.

In attesa dei dati definitivi del 2024, comprensivi anche dell’ultima parte del mese di dicembre, il panorama sempre più complesso della misurazione degli ascolti televisivi si arricchisce. Il 29 dicembre scorso infatti l’Auditel – fondata nel 1984 grazie alla volontà di Sergio Zavoli e Biagio Agnes per la Rai, e di Silvio Berlusconi per la Fininvest – ha festeggiato i suoi 40 anni di attività, con l’introduzione del nuovo standard denominato Total Audience.
Si tratta del più significativo salto tecnologico che permettela misurazione degli ascolti su tutti i televisori e tutti i dispositivi, o device, come SmartTV, Smartphone, Pc, Tablet, Game consolle.
Vincenzo Basili