Una guida per cosa fare dopo il diploma

“Ogni estate, più di 400.000 studenti maturandi delle scuole italiane si trovano di fronte all’importante decisione di cosa fare dopo il diploma. Questo grande numero di giovani, carichi di aspettative e incertezze, rappresenta un patrimonio che richiede sempre di più una riflessione approfondita sulla qualità dell’orientamento messo loro a disposizione dalla scuola, dalla famiglia e dalla società in generale”. Parte da questa convinzione (e da un bagaglio di esperienza quasi trentennale) il libro di Riccardo Guidetti “Ho finito la scuola. E adesso? Strumenti per trovare la tua strada dopo il diploma”, sorridente manuale per aiutare i ragazzi, “in maniera artigianale ed olistica”, a trovare la propria strada in un mondo apparentemente totipotente, e proprio per questo più imbarazzante.

L’autore si occupa stabilmente di orientamento e formazione nei collegi Camplus della Fondazione CEUR. In 27 anni di professione ha accompagnato migliaia di giovani ad individuare la propria strada e a percorrerla con successo.
Guidetti ripartisce il libro in tre parti. Comincia con la descrizione di alcune “mappe”, che aiutino il diplomato e la famiglia a farsi strada attraverso giungle di domande. La mappa del contesto attuale, quella dell’esperienza della famiglia e quella dell’esperienza dello studente introducono ad una visione sintetica del mondo circostante, in cui il giovane potrà iniziare a camminare utilizzando una propria “bussola” che lo aiuti a costruire una strada concreta tra sogni, desideri, competenze e obiettivi.
L’orientamento deve andare oltre la mera informazione sulle opzioni accademiche o professionali ed includere la promozione delle competenze trasversali, la consapevolezza delle opportunità di sviluppo personale e professionale, nonché il sostegno alle aspettative e ai desideri di ciascuno studente. “Solo attraverso un approccio integrato e personalizzato all’orientamento -garantisce Guidetti – è possibile aiutare ogni studente a fare scelte efficaci”. “Questo è il vero spirito della libertà di formazione: un ambiente in cui gli studenti possono fiorire come individui completi, con un senso di scopo che va oltre il successo scolastico e accademico”.
Ogni passo del percorso viene accompagnato da citazioni di personaggi famosi di ogni tempo e la loro scelta è così efficace che le varie frasi costituiscono a loro volta un lampione lungo il cammino.

“Liberarci dalle aspettative degli altri, per restituirci a noi stessi – qui risiede il grande, singolare potere del rispetto di sé” è l’invito della saggista statunitense Joan Didion,
“Se progetti deliberatamente di essere meno di quello che sei capace di essere, allora ti avviso che sarai infelice per il resto della tua vita” incalza lo psicologo Abraham Maslow.
Scritto per gli studenti, il libro di Guidetti ha una vasta arte dedicata ai genitori, che in questo tempo di “adolescenza raddoppiata” esercitano un’influenza spesso eccessivo sui più giovani, sballottati tra una deresponsabilizzazione nociva ed una altrettanto negativa ansia di corrispondere ad aspettative altrui.
Per trovare concretamente la propria strada, l’autore suggerisce una vasta serie di esercizi su cui il ragazzo deve focalizzarsi, per mettere sulla carta (e perciò prima riflettere) ciò che realmente desidera, e attraverso quali sforzi lo può ottenere.
Senza paura delle difficoltà, perché: “Qual è il segreto del successo? Saper prendere decisioni giuste. Come si fa a prendere decisioni giuste? Con l’esperienza. Come si guadagna esperienza? Con le decisioni sbagliate!”, parola dell’ex presidente dell’India A.P.J. Abdul Kalam.
Lisa Bellocchi