Storie di mieli di famiglia
Una serata, in apparenza come tante, quella alla quale sono stato invitato il 26 ottobre all’hotel Il Guercino di Bologna, per una degustazione di prodotti tipici.
Non è stato così. Mi sono trovato di fronte alcuni produttori e allevatori del territorio di Castel di Casio, piccolo comune di 3.300 abitanti a 530 metri di altitudine, venuti in città dall’alta Valle del torrente Limentra, su verso il lago di Suviana, per rappresentare e promuovere una comunità dell’Appennino bolognese che resiste attraverso l’offerta di sapori e profumi, antichi e intensi, tipici delle lavorazioni casalinghe contadine, come ha voluto sottolineare l’organizzatore, il collega giornalista Stefano Bugamelli.
Sono l’azienda agricola La Maiana, le confetture di ‘Frutti di bosco’, la fattoria La Pulcina, l’ortofrutta Contini&Carboni, negozio di prodotti alimentari e azienda agricola con frutteto di Mela Rosa Romana.
Ma è stata soprattutto Eralda che, con il marito Alessandro Baroni e le loro splendide bambine, gestisce ‘Storie di mieli’, ad attirare la mia curiosità. Così, seduti su improbabili poltrone leopardate, questa giovane e dinamica signora mi ha raccontato del loro nuovo progetto di vita: la fuga dalla città, la scoperta della montagna, la realizzazione di un ambiente sano e pulito di miele naturale artigianale biologico, l’abbinamento ad un antico frutteto della piantumazione di nuove piante di varietà antiche, l’allevamento di animali di fattoria… Un’altra idea interessante sono state le adozioni: un albero biologico e biodinamico; un’arnia per salvare il maggior numero di api; un “pulcino felice” che diventerà la gallina che ti consentirà di raccogliere le uova direttamente dal pollaio. Visitatori e amici sono invitati a sostenere il “Progetto fiori “, semi biologici per le api e la biodiversità sia in vaso che in giardino.
Roberto Zalambani