Stanislao Mattei? Compagno di Mozart, maestro di Rossini

Gli anniversari, si sa, sono l’occasione per celebrare personaggi ed eventi famosi; ma anche per riportare alla luce quelli meno noti. È il caso di padre Stanislao Mattei (1750-1825), frate francescano che fu “compositore, musicografo e didatta”, di cui ricorre il bicentenario della morte. Se il suo nome è praticamente sconosciuto ai non addetti ai lavori, un passo importante per la riscoperta della musica di colui che fu “allievo di Martini, compagno di Mozart, maestro di Rossini” è venuto dalla giornata di studi organizzata da Officina San Francesco Bologna, a cura di Elisabetta Pasquini dell’Università di Bologna.

Nato a Bologna, Stanislao Mattei fu frate minore conventuale e allievo prediletto di padre Giambattista Martini (cui oggi è intitolato il Conservatorio felsineo), che lo designò come suo successore alla guida della cappella musicale della basilica di San Francesco. Una carriera tutta vissuta all’ombra delle Due Torri la sua, che lo vide fra l’altro (nel 1804) tra i fondatori del Liceo Filarmonico; per vent’anni vi insegnò Contrappunto e Composizione, e fra i suoi allievi spiccano numerosi futuri grandi musicisti: Francesco Morlacchi, Giovanni Pacini, Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti. Compose prevalentemente musica sacra, in gran parte inedita.
Al di là degli indubbi meriti in campo musicale – che ne fanno “una delle figure cardine nella vita musicale bolognese, italiana ed europea tra Sette e Ottocento” – Mattei va ricordato anche per aver salvato dalle confische napoleoniche la preziosissima biblioteca e la galleria di ritratti appartenute a padre Martini, che donò alla Municipalità e oggi sono conservate al Museo internazionale e biblioteca della Musica di Bologna.

Ritratto del padre Stanislao Mattei, incisione attribuita a Camillo Capuri (179?) – Museo internazionale e biblioteca della Musica di Bologna
In questa occasione celebrativa non poteva mancare la musica. La giornata di studi si è infatti conclusa con l’esecuzione, nella chiesa di Santa Cristina della Fondazza, dell’oratorio “La passione di Gesù Cristo signor nostro” per soli, coro e orchestra, che Mattei compose nel 1792 su libretto di Pietro Metastasio: una partitura all’epoca assai ammirata.

Esecuzione dell’oratorio “La passione di Gesù Cristo signor nostro” di padre Stanislao Mattei nella chiesa di Santa Cristina della Fondazza, a Bologna (foto Dino Russo)
“Nel restituire all’ascolto un capolavoro caduto in un ingiustificato oblio – spiega Elisabetta Pasquini – abbiamo scelto di presentare una seconda e ancor più ammirata versione: quella che fu eseguita nella sala del Liceo Filarmonico il 4 aprile 1806, che vide fra l’altro la partecipazione fra i solisti del quattordicenne Rossini, che sostenne come contralto la parte di Maria Maddalena”.

Protagonisti dell’odierna riproposizione (in collaborazione con Bologna Festival), l’Orchestra Sinfonica Rossini diretta da Enrico Lombardi, il Coro da Camera del Collegium Musicum Almae Matris, e un quartetto vocale composto da: Giulia Bolcato (soprano), Gaia Petrone (mezzosoprano), Manuel Amati (tenore) e Marco Bussi (baritono). E il successo non è mancato anche per questa “prima esecuzione moderna integrale della seconda versione dell’oratorio”.
Liliana Fabbri