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Secondo festival per la Nobel Deledda

N. 99- Aprile 2025

 

 

 

Secondo festival per la Nobel Deledda

Quando, un anno e mezzo fa, nacque l’Associazione che puntava a valorizzare il legame di Grazia Deledda con Cervia (la cittadina romagnola dove la scrittrice Premio Nobel trascorse quindici estati, dal 1920 al 1935), non erano in molti a credere nell’iniziativa. Invece, tutto è pronto per la seconda edizione del “Festival per Grazia Deledda”, che suggella un periodo ricco di appuntamenti di indubbio rilievo.

Fu la prima edizione del Festival a ridestare l’attenzione di cittadini ed istituzioni, fino allora abbastanza sopita. Pochi mesi dopo Il Comune di Cervia decise di apporre una targa davanti a Villa Caravella, la villetta acquistata da Grazia Deledda dopo aver vinto il Premio Nobel (in seguito venduta a privati dagli eredi). Seguì, a fine novembre, l’inaugurazione di alcuni segnali turistici che indicano la strada da seguire per raggiungere il villino liberty, in via Cristoforo Colombo 65. “Oggi finalmente – dice Marisa Ostolani, presidente dell’Associazione “Grazia Deledda, una Nobel a Cervia” – non è più caccia al tesoro per chi vuole raggiungere Villa Caravella! Anche se la casa “color biscotto” ha mantenuto l’aspetto esterno originario, infatti, non è facile da trovare, circondata com’è da edifici più alti e da auto parcheggiate”.

A celebrare Grazia Deledda è giunto poi un bel libro fotografico: “Voci dal mare e dal vento” (Longo editore, Ravenna) alterna una serie di saggi (fra cui quelli di Rossana Dedola, Cristina Marconi, Grazia Verasani) agli scatti in bianco e nero di Giovanna Sarti e Michela Mazzoli. “Quante cose preziose si scoprono su Grazia Deledda leggendo questo libro – scrive nella prefazione Sandra Petrignani – si scopre prima di tutto la sua relazione tenera, profondissima con Villa Caravella, che torna in tanti di questi saggi, e poi si scoprono le sue emozioni per i festeggiamenti del Nobel, e ancora il rapporto con gli amici scrittori come Marino Moretti, Alfredo Panzini, Antonio Baldini”.

Le dune e la pineta (foto di Giovanna Sarti)

Dal libro alla mostra il passo è stato breve: inaugurata a inizio aprile presso la Biblioteca di Cervia, resterà aperta fino al week end che vedrà la seconda edizione del Festival, il 18 e 19 maggio. Sarà l’occasione per approfondire la conoscenza dei romanzi “cervesi” della Deledda: lo faranno Alessandro De Roma, Silvia Sanna e Sarah Savioli in una conversazione dal titolo “Quando il maestrale incontra il garbino”, condotta da Elena Gagliardi e accompagnata dalle letture di Lelia Serra e dalla fisarmonica di Nicole Fabbri. Si parlerà anche, con la scrittrice e giornalista Lia Celi, del “Colpo di Grazia”, ovvero di come Grazia Deledda ruppe i cliché femminili dell’Italietta del primo Novecento.

Elena Bucci (ph. Lidia Bagnara)

Uno degli appuntamenti più attesi di questa seconda edizione è poi quello con l’attrice, autrice e regista Elena Bucci, protagonista di un lavoro ideato per rendere omaggio alla scrittrice Premio Nobel: “Autobiografie di ignote”, ritratti in musica di scrittrici che non hanno scritto. “Le mie ignote – spiega l’artista romagnola – non sono i personaggi dei romanzi di Grazia Deledda, ma fanno parte di quella moltitudine di donne che per destino, sfortuna, tempi, povertà, non hanno potuto parlare, non hanno scritto e ad alcune delle quali questa scrittrice coraggiosa ha dato voce. Sono creature inventate ispirate a tante donne vere. Alcune le ho conosciute bene e mi hanno insegnato a stare al mondo, altre le ho osservate, altre solo intraviste”. “Le grandi scrittrici come Grazia Deledda – aggiunge – sono state le mie maestre di osservazione e scrittura”.

Il programma dettagliato della “due giorni” del Festival – che propone anche musica, danza, burattini – è sulla pagina Facebook “Grazia Deledda, una Nobel a Cervia”. Intanto, mentre si scruta il cielo sperando nel bel tempo (il Festival si svolgerà infatti nel giardino di Villa Caravella), si pensa già a nuovi progetti, che accompagnino il cammino della Deledda “cervese” verso il biennio 2026-2027, centenario del Premio Nobel e della sua consegna.

Liliana Fabbri

Nella foto in alto, il viso della statua di Angelo Biancini rappresentante la Deledda pescivendola (foto di Michela Mazzoli)

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