Ravenna si gode un “salotto portuale”

Era di legno, fino ai primi decenni del Novecento, la palizzata di Marina di Ravenna, la parte terminale dei vecchi moli foranei, prevalentemente usata dai pescatori locali. La “palȇ”, o la “palȇda”, rimase tuttavia il termine con il quale i vecchi ravegnani continuarono a chiamare quella parte del molo anche quando questo fu ricostruito in cemento armato, divenendo una tappa quasi fissa per una passeggiata all’aria aperta della domenica pomeriggio. Abitudine tuttora rimasta, tramandata dai “grandi” e piacevolmente ereditata dalle nuove generazioni. Della vecchia “palȇ” restano foto d’archivio e un bellissimo e grande olio su tela (160 x 180 cm.) del 1932 del pittore Giannetto Malmerendi (Faenza 1893 – Cesena 1968), donato poi alla Camera di Commercio di Ravenna.
Il legno alla Darsena
Il legno nei porti era un tempo il materiale forse più comune. Il legno è ritornato oggi al porto di Ravenna, dalla parte opposta della “palȇ”, alla Darsena di città, quella radice del canale Candiano che parte a poche decine di metri dalla stazione ferroviaria. E’ ritornato in forma diversa dalle vecchie incombenze di lavoro che hanno fatto la storia del porto. E’ ritornato secondo un progetto di “passeggiata” che si inserisce nel programma di riqualificazione urbana “Darsena di città” che comprende il vecchio quartiere portuale della porzione terminale del Canale Candiano, delimitato da via Trieste a sud, dal ponte mobile a est, da via delle Industrie a nord e dalla stazione ferroviaria passeggeri a ovest. Il progetto tende a costituire un unico sistema territoriale che si sviluppa dalla città al mare, per valorizzare il ruolo di Ravenna quale “porta sul mare”, recuperando a funzioni residenziali, commerciali e terziarie, un’area come quella della Darsena posta in adiacenza al centro storico e con affaccio sul primo tratto del Canale Candiano, storicamente interessata da funzioni produttive portuali oggi dismesse. Un progetto che potenzia il nodo logistico ed è la già forte offerta turistica della città.
La sopraelevata
Dunque di legno è la passerella sopraelevata, assoluta novità, in Darsena, inaugurata con una cerimonia ufficiale nella giornata a luglio, alla presenza del sindaco Michele de Pascale e di numerosi componenti della Giunta Comunale. Un appuntamento al quale hanno preso parte anche Elio Bagnari, presidente di Ravaioli Legnami (l’azienda che ha fornito il materiale), Angelo Bagnari, titolare ed export manager dell’azienda, e Mirko Franceschelli, direttore generale. Ravaioli Legnami è infatti orgogliosa di avere fornito i materiali per questo progetto, molto atteso e di grande significato per la città, nato dal lavoro di squadra dello studio di architettura Teprin Associati, Image srl, gli ingegneri Tommaso Pavani e Ivan Domenico Ceccaroni, l’agronomo paesaggista Paolo Gueltrini, e realizzato da Deltambiente. Un orgoglio che viene non solo dal valore architettonico e professionale dell’opera di riqualificazione svolta, ma anche e soprattutto per il legame affettivo che lega l’azienda a Ravenna. La presenza dei dirigenti della nota azienda di Villanova di Bagnacavallo (RA) rappresenta un segnale forte del legame tra il territorio e questa realtà produttiva, nel contesto di un progetto di rigenerazione urbana che ha consentito la creazione di uno spazio esclusivo per cittadini e turisti, tra verde e cultura.
La passerella è stata realizzata mediante una struttura di acciaio zincato rivestita in legno Ipè, essenza sudamericana apprezzata per le sue caratteristiche di resistenza e flessibilità, in grado di fornire prestazioni elevate anche in ambienti, come quello del Canale Candiano, caratterizzati da sensibili variazioni di umidità.
La nuova “passeggiata” ha già suscitato interesse e curiosità. Il completamento del percorso prevede il posizionamento di panchine, alberi e piante decorative. Un “salotto portuale” arricchito da leggii che riportano suggestioni sulla città firmate dai grandi della letteratura, da Dante a Byron, da D’Annunzio a Montale, da Pasolini a Dario Fo. Il porto è il cuore pulsante di una città di mare – ha detto Angelo Bagnari – ma per un secolo la Darsena di Ravenna è stata una zona destinata esclusivamente a uso industriale, preclusa agli abitanti della città che non vi lavoravano. Il progetto di riqualificazione, di cui la passerella fa parte, apre oggi una porta sul mare a pochi passi dal centro storico, offrendo nuovi spazi da vivere ai cittadini, un luogo di ritrovo per giovani e famiglie
Ridisegnare il volto di questa parte storica della città vuol dire conferire una nuova forte identità alla zona. L’augurio è che possa anche rappresentare uno stimolo per altri futuri progetti.