Omaggio a Cleto Munari, poeta della forma
Cleto Munari è un artista e designer italiano, estremamente longevo, essendo nato a Vicenza 93 anni fa. Si è laureato in architettura all’Università di Venezia e ha iniziato la sua carriera collaborando con importanti architetti e designer come Carlo Scarpa, Ettore Sottsass, Alessandro Mendini e Mario Botta. Ha realizzato opere di arte, design, arredamento, gioielleria, tappeti e complementi di lusso, spaziando tra diversi stili e materiali. Le sue creazioni sono esposte in musei e collezioni private in tutto il mondo.
Cleto Munari è considerato un poeta della forma, capace di esprimere la sua visione artistica con originalità e passione. Ha vinto diversi premi per il suo lavoro di artista e designer, ma anche per la sua attività di collezionista e mecenate. Tra questi il Premio Compasso d’Oro (1981) per la sua collezione di posate in argento disegnate da famosi architetti; il Premio Internazionale del Design (1985) per la raccolta di orologi realizzati da artisti ed architetti; il Premio Internazionale Arte e Design (2006) a riconoscimento del contributo alla diffusione della cultura del design; infine, il Premio Arte e Cultura (2012) per l’attività di mecenate promotore di eventi culturali. Cleto Munari è, quindi, considerato un artista e designer di grande prestigio, riconosciuto a livello nazionale e internazionale.
Malgrado l’età avanzata in realtà la sua attività è iniziata “solo” 51 anni fa (nel 1973, proprio a seguito dell’incontro con il più noto dei designer italiani, il già citato Carlo Scarpa) ed è significativo che Munari sia ospite di Bologna proprio in occasione della recente e cinquantesima edizione di Arte Fiera con l’esposizione di sue opere e di pezzi delle sue collezioni in Galleria Cavour, nel cinquecentesco Palazzo Vassè Pietramellara, e nella vetrina della storica boutique Doria 1905 di via IV Novembre, nonché nella teca dedicata ai cappelli all’interno del Grand Hotel Majestic (l’ex Baglioni).
In occasione della mostra sono state attivate collaborazioni con gli studenti del Liceo Scientifico bolognese “Augusto Righi”, a supporto delle attività di comunicazione in occasione della conferenza stampa di presentazione, del vernissage e delle visite alla mostra, e con gli studenti dei corsi Fashion Design e di Product Design dell’Accademia di Belle Arti protagonisti del workshop “Gioielli Effimeri”, che ha l’obiettivo di mettere in discussione la materia preziosa con la quale sono spesso realizzati i pezzi di Cleto Munari, immaginando gioielli e decorazioni realizzate con materiali poveri o di riciclo e perciò stesso soggetti al degrado.
Dopo la tre giorni di Arte Fiera è possibile comunque continuare ad ammirare opere e collezioni di Munari (alcuni pezzi esposti sono inediti) fino a sabato 2 marzo.
La presenza a Bologna, in realtà, fa parte di quello che l’autore ha definito “Art Road Show” e, infatti, successivamente l’esposizione si sposterà a Dubai, Parigi, New York e Seul.
g.r,