Le Due Torri sulle medaglie
Il Museo Civico Archeologico, del Settore Musei Civici di Bologna, dedica una piccola esposizione di medaglie e di monete legate alla raffigurazione iconografica dei due monumenti simbolo della città felsinea, la Torre degli Asinelli e la Torre Garisenda, nell’ambito del progetto Il Medagliere si rivela, volto a far conoscere al grande pubblico la ricchissima raccolta numismatica del museo.
L’esposizione, a cura di Paola Giovetti e Laura Marchesini, liberamente fruibile nell’atrio del museo fino al 26 agosto 2024, consente la visione di 25 esemplari tra monete, conii e medaglie, che coprono un arco temporale compreso tra il XV e il XXI secolo.
L’approccio tematico di questa esposizione si propone di valorizzare non solo il patrimonio del museo ma desidera anche proporre un focus sulla storia locale attraverso la fortuna che l’immagine delle due torri ha conosciuto nella produzione numismatica, in una fase storica di particolare attenzione per la tutela e la conservazione dei due monumenti che coinvolge anche i musei civici. L’iniziativa del Museo Civico Archeologico apre infatti idealmente il racconto del cantiere avviato dal Comune di Bologna per la messa in sicurezza e il restauro della Torre Garisenda che dalla primavera 2024 avrà il suo fulcro al Museo Civico Medievale a Palazzo Ghisilardi. Un progetto culturale dalle finalità divulgative e didattiche per condividere con la cittadinanza e i turisti lo stato di avanzamento dei lavori di consolidamento strutturale e valorizzare, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie, la storia e l’assetto urbanistico del centro storico medievale più esteso conservato in Europa, con particolare riguardo al patrimonio culturale e monumentale “verticale” delle torri che caratterizza Bologna nel mondo.
Asinelli e Garisenda sono infatti le torri più celebri di Bologna, da molti secoli simbolo identificativo della città per i suoi abitanti e per i viaggiatori, e oggi per i numerosi turisti che la visitano. Inizialmente tuttavia, quelle che oggi sono gli edifici iconici dello skyline bolognese, si trovavano in un tessuto urbano caratterizzato dalla presenza di oltre 100 torri, oggi in amplissima parte scomparse o celate, superstiti, tra i palazzi del centro storico.
Nonostante la loro fama, poco si conosce delle ragioni e del contesto che portarono alla costruzione della Asinelli e della Garisenda, avvenuta tra la fine dell’XI e il XII secolo. La loro rappresentazione fa la prima comparsa nella monetazione locale agli inizi del XV secolo, in relazione con una delle fasi più significative dell’affermazione del Comune e dello spirito civico. A caratterizzarne l’immagine è la forte inclinazione della Garisenda rispetto alla torre degli Asinelli, pendenza che le arti figurative non hanno mancato di esasperare per rendere univoca l’identificazione, arrivando a trasformare l’immagine della diade in una vera e propria icona.
Le monete esposte coprono un arco cronologico che va dal XV al XVIII secolo.
Le prime emissioni sono esemplari della zecca di Bologna dove al santo patrono Petronio si accompagna sempre il modellino della città, caratterizzato dalle mura e da numerose torri. Solo a partire dal XV secolo comincia a distinguersi più chiaramente, tra la selva turrita, l’iconica coppia delle due torri. Queste ultime restano simbolo ineludibile anche nella monetazione che segue gli sconvolgimenti politici e sociali dovuti all’arrivo di Napoleone in città.
L’esposizione è gratuitamente visibile tutti i giorni salvo il martedì