Il jazz a Bologna in mostra e in festival

S’intitola “Jazz in BO” la mostra fotografica di Ivano Adversi e Guido Samuel Frieri, allestita al secondo piano della Biblioteca Sala Borsa, nella Sala della Musica, a cura di Associazione Terzo Tropico – APS e Associazione NuFlava.
Dal giorno della sua inaugurazione, questa esposizione ha suscitato grande interesse.
Il pubblico, in gran parte persone di tutte le età che frequentano la biblioteca, ma anche turisti che visitano Bologna, apprezza il tema della mostra, i soggetti del focus fotografico, i luoghi iconici e la bellezza delle fotografie, espressione dell’arte dei fotografi Adversi e Frieri.
Le note del Jazz sembrano uscire dalle cornici e riempire la sala.
Non si sente il bisogno di una guida in questa mostra: i quaranta musicisti jazz nel focus degli scatti suonano nei luoghi più significativi, più importanti, più belli che appartengono al patrimonio storico- artistico-culturale di Bologna.
Jazz in Bo è una mostra importante, come la storia che racconta attraverso il forte contrasto di bianco e nero. Questa esposizione intende condividere e raccontare una particolare tradizione della città di Bologna, quella del jazz, ancora viva e presente tutt’oggi.

Il Jazz è entrato nella tradizione musicale di Bologna, negli anni ‘60, grazie ad Alberto Alberti e alla sua invenzione, il Festival del Jazz a Bologna, evento ormai e memorabile commemorato con una targa sulla porta di quella che fu la sede del DiscoClub di Alberto Alberti negli anni ‘50.
Per richiamare la memoria di quegli anni incredibili, quando Bologna era la città di riferimento per il jazz a livello internazionale, nella pavimentazione di via degli Orefici sono installate delle stelle con i nomi dei grandi artisti, tra cui: Sarah Vaughan, Dizzy Gillespie, Chet Baker, Miles Davis, Ella Fitzgerald, Henghel Gualdi, Nardo Giardina, Marco Tamburini, Marco di Marco, Lucio Dalla, ed altri non meno noti, tutti passati per Bologna.
A Bologna sono nati successivamente band locali e strumentisti jazz; e tanti altri giovani si sono appassionati a questo genere e attraverso questo sono riconosciuti ed apprezzati, portando nel mondo l’immagine del jazz italiano.
La ripresa del Bologna Jazz Festival, negli anni 2000, è stata significativa sia per la storia che per il futuro del jazz italiano. Il Festival ospita importanti iniziative anche didattiche, una musica non solo suonata, ma anche insegnata, come viene citato nel sito del BJF.
La mostra Jazz in BO sarà aperta per il pubblico fino al 26 novembre 2022 con i ritratti di quaranta jazzisti come in un grande concerto a promuovere, attraverso l’arte della fotografia di Adversi e Frieri, la tradizione del jazz a Bologna, di questa città dichiarata dall’Unesco Città creativa della musica.
Albana Temali