Giorgio Pizzighini, ingegnere visionario
C’era una volta. Come nelle favole. C’era una volta Giorgio Pizzighini, ingegnere visionario, che negli Anni ‘50 del secolo scorso progettò uno spazio che sarebbe diventato uno dei punti cardine della città di Bologna.
La Seconda guerra mondiale era finita da poco e il centro di Bologna era spesso un cumulo di macerie. La rinascita era dietro l’angolo, ma occorrevano progetti concreti per darle vita. Giorgio Pizzighini trasformò coraggiosamente un’area pesantemente danneggiata in qualcosa di davvero speciale con l’idea di connettere quattro piazze circostanti: Piazza Minghetti, Piazza Cavour, Piazza Galvani e, naturalmente, Piazza Maggiore.
Nacque così Galleria Cavour 1959, un luogo che da più di mezzo secolo tutti i bolognesi attraversano ogni giorno, senza davvero notare la sua bellezza architettonica e la sua importanza storica.
Apparentemente incongrua, dal punto di vista architettonico, tra le pietre medioevali e i mattoni di Rubbiani, la Galleria Cavour è diventata un “topos” vitale del cuore bolognese. Tanto da meritare un progetto ad hoc dedicato ai bambini, che comunque frequentano la Galleria assieme alle loro famiglie. “Grazie al quaderno didattico, – spiega Paola Pizzighini Benelli – i più piccoli potranno apprendere la storia di questo luogo speciale attraverso il gioco, e potranno essere accompagnati da eventi collaterali come spettacoli di burattini nella terrazza green. Galleria Cavour si conferma così non solo un simbolo di lifestyle per adulti, ma anche un luogo pensato per far sognare e divertire i più giovani.”
Il progetto didattico è a cura di Simona Pinelli in collaborazione con Eugenia Mandaglio e con l’art direction di Viva! per la grafica e l’impaginazione Un quaderno contiene tantissimi stimoli e spunti che accompagnano il pubblico (bambini a partire dagli 8 anni) a conoscere meglio un’importante ricostruzione storica della storia della città, a cominciare dal fatto che Galleria Cavour rappresenta, fin dal 1959, la storia della moda a Bologna, grazie alla presenza di brand all’avanguardia per stile e innovazione.
Il percorso proposto è progettato in modo che sia facilmente percorribile in un paio d’ore a piedi, rendendolo adatto sia alle famiglie che alle scuole ma anche ad un adulto che abbia voglia di “mettersi in gioco”. Più in generale l’organizzazione del quaderno – che dedica a ogni luogo una sezione – permette di pianificare la visita in più tappe e su più giorni. Ogni sezione è composta da: informazioni storico-artistiche sullo specifico luogo e sul perché sia legato a Galleria Cavour 1959, cui segue un gioco (diverso per ogni luogo) da fare direttamente sul posto, mentre lo si sta visitando.