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Dopo Fico a Bologna sboccia il Grand Tour Italia

N. 99- Aprile 2025

 

 

 

Dopo Fico a Bologna sboccia il Grand Tour Italia

Rimandato a settembre. Grand Tour Italia, la cui apertura era stata annunciata per aprile, a causa di ritardi nei cantieri e nella burocrazia aprirà a Bologna il 5 settembre prossimo. La nuova creatura di Oscar Farinetti, fondatore di Unieuro e Eataly, prenderà il posto di Fico, la Fabbrica Italiana Contadina voluta nel 2017 dallo stesso Farinetti e chiusa dopo sei anni, nell’autunno del 2023, per essere inciampata nel periodo del Covid e molto più probabilmente per essere stata vittima di una serie di previsioni errate.

La nuova struttura, illustrata dal suo fondatore in una conferenza stampa nel capoluogo felsineo, si presenta un po’ più contenuta nei numeri rispetto al parco enogastronomico che l’ha preceduta. La superficie è praticamente dimezzata e dai 100 mila metri quadrati di Fico si passa a 50 mila. Ancor più ridotte sono le previsioni dei visitatori: se per Fico erano stati annunciati 6 milioni di persone all’anno (cifra totalizzata sì e no alla fine di 6 anni), adesso si è scesi a 1,5 milioni annui.

Gli analisti di mercato, si sa, sono un po’ la versione moderna degli antichi aruspici che cercavano di predire il futuro dal volo degli uccelli e dalle viscere degli animali, qualche volta ci prendevano e il più delle volte no. C’è da sperare però che Grand Tour Italia possa mantenere le attese perché, come già per Fico, in ballo c’è la valorizzazione del patrimonio immobiliare del Centro Agroalimenare Bolognese (Caab) che riguarda tutta la città.

La nuova struttura si appresta ad affrontare la sfida del mercato puntando sulle eccellenze enogastronomiche delle regioni italiane. Grand Tour Italia sarà organizzato in 20 stand, uno per regione, ciascuno con mercato di prodotti tipici e con ristorazione gestita a rotazione da osterie scelte da Slow Food.

Ci saranno anche una mostra di fotografia, una libreria con i capolavori della letteratura, attività culturali di scrittura creativa, corsi di educazione alimentare gratuiti per bambini e pensionati, una pista di go-kart (rigorosamente elettrici), più il centro congressi, che è sempre stato in attività anche nei mesi di chiusura di Fico. Il tutto condito con l’ingresso gratuito.

Il patron Farinetti punta anche sull’arrivo nella zona Caab dello stadio provvisorio del Bologna FC e quindi sull’afflusso dei tifosi nell’anno della partecipazione alla Champions League, e ancor di più conta sull’arrivo del tram che dovrebbe collegare Grand Tour Italia al centro città.

Speriamo che il tram non faccia la fine della navetta “F” che per anni ha viaggiato avanti e indietro tra Fico e la stazione dei treni, molto spesso semivuota e quasi mai semipiena.

Giuseppe Di Paolo

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