Con Pesaro Capitale, ancora più Rossini

Nell’anno di Pesaro Capitale italiana della cultura, anche il Rossini Opera Festival arricchisce la sua programmazione, prevedendo quattro giorni in più del consueto e cinque opere, fra cui due nuove produzioni. Ma le novità di questa 45esima edizione non finiscono qui.
Dopo una travagliata ristrutturazione, durata quasi vent’anni, torna infatti disponibile l’ex PalaFestival, molto amato da melomani e turisti per la sua vicinanza agli alberghi sul lungomare e al centro città. Inaugurato ufficialmente il 29 febbraio (compleanno di Rossini), il rinato “Auditorium Scavolini” vivrà una nuova inaugurazione il 7 agosto, con “Bianca e Falliero”, titolo di apertura del ROF 2024.

E il 23 agosto ospiterà anche la chiusura del Festival, con ”Il Viaggio a Reims” in forma di concerto, a celebrare il 40* anniversario della sua prima esecuzione in tempi moderni, avvenuta al ROF 1984; uno spettacolo entrato nella storia dell’opera, sia per il fortunoso ritrovamento della partitura (che dopo la prima rappresentazione, avvenuta nel 1825, sembrava svanita nel nulla), sia per la qualità dell’esecuzione, che vide protagonisti Claudio Abbado sul podio e Luca Ronconi alla regia, assieme ad un cast “stellare”.
Erano i primi anni del ROF, nato nel 1980 con l’obiettivo di recuperare, studiare e portare in scena “tutte” le opere di Gioachino Rossini, la maggior parte delle quali erano all’epoca dimenticate o raramente eseguite: omaggio – doveroso – di Pesaro all’illustre “figlio” che lasciò erede di tutta la propria cospicua fortuna la sua città natale, consentendo la nascita del Conservatorio e della Fondazione che ne portano il nome.
In breve, il ROF divenne una delle più importanti manifestazioni musicali del panorama internazionale, e oggi la maggioranza del suo pubblico proviene dall’estero, garantendo un notevole contributo all’economia turistica della città; mentre la fama di Pesaro nel mondo deve molto alla cosiddetta “Rossini Renaissance” promossa dal ROF.

Accanto al Festival è attiva, dal 1989, l’Accademia Rossiniana, corso di alta specializzazione che ha formato numerosi dei principali interpreti rossiniani di oggi. Nata da un’idea del Sovrintendente Gianfranco Mariotti e del Direttore artistico Albero Zedda (a cui è stata intitolata dopo la sua scomparsa), l’Accademia si impegna a formare “una nuova generazione di cantanti disposti ad apprendere la mentalità, la cultura e lo stile del Belcantismo”. Gli allievi, selezionati in audizioni in Italia e all’estero, partecipano al corso nella prima metà di luglio; al termine sono protagonisti del Concerto finale e dell’edizione “giovane” del Viaggio a Reims, trasmessa in streaming da OperaVision.
Intanto sono già iniziate le prove delle opere che debutteranno ad agosto. Le due nuove produzioni sono “Ermione” e “Bianca e Falliero”. Assente a Pesaro dal 2008, “Ermione” sarà diretta da Michele Mariotti, il regista sarà Johannes Erath; nel cast Anastasia Bartoli nel ruolo del titolo, Juan Diego Florez, Enea Scala. “Bianca e Falliero”, non più eseguita al ROF dal 2005, sarà diretta da Roberto Abbado, mentre regista sarà Jean-Louis Grinda; nel cast Jessica Pratt, Aya Wakizono, Dmitry Korchak.

Completano il cartellone “L’Equivoco stravagante” (già visto al ROF 2019) e “Il barbiere di Siviglia” (andato in scena con grande successo nell’edizione 2018), assieme al “Viaggio a Reims” conclusivo. Accanto alle opere, non mancherà poi il consueto fitto programma concertistico, con dieci appuntamenti pomeridiani, tutti al Teatro Rossini. Un menù ricercato, per riempire di buona musica le giornate dei melomani! Il programma completo si trova al sito www.rossinioperafestival.it appena rinnovato.
Liliana Fabbri