Che meraviglia quando Disney ci regalava “Fantasia”

Walt Disney (1901 – 1966) oltre a essere un produttore cinematografico statunitense, fu l’ideatore di disegni animati che perfezionò, dopo aver appreso il lavoro del disegnatore pubblicitario, all’Academy of Art di Chicago. La fortuna di Disney, ha inizio proprio 100 anni fa, il 16 ottobre 1923 quando, trasferitosi con il fratello Roy a Hollywood, fonda gli Studi della Disney. Per primo creò la combinazione di figure umane con i disegni animati. Gli attori venivano ripresi dal vero poi il lavoro, era lasciato ai tecnici di studio. Così tra il 1927 ed il ’28, dà vita a Rabbit, il coniglio fortunato. La successione di 18 o 24 fotogrammi al secondo, sempre in numero pari e proiettati velocemente su uno schermo dava movimento all’azione. Oggi il nostro monitor in formato full HD, riproduce un’immagine di almeno 1920 x 1080 pixel. Vi sono dimensioni maggiori che servono per gli ingrandimenti a stampa, fotocomposizione, cad, eccetera, e possono superare anche 6000 x 4000 pixel. L’unità di misura per i monitor è il ppi (pixel per pollice), da non confondere con dpi(punti per pollice) che si usa per le stampe. Su lunghe strisce di pellicola (film), quelle che sono le fotografie da riprodurre vengono aggiunte in sequenza le une alle altre. Sviluppato questo strumento, che ha origine dalla “catena magica” (ne è un esempio quella portabottiglie), Disney, vede aumentare smisuratamente la sua popolarità, con Micky Mouse, Topolino e l’avvento del cinema sonoro. I personaggi di Pippo, Pluto e Paperino sono ancora oggi gli “idoli” dei bambini. Il successo fu quindi internazionale e i suoi attrezzatissimi studios una potenza economica e organizzativa. Disney si spinse pure in ambiti diversi come l’industria di giocattoli e l’editoria.

Intanto con passi da gigante il cinematografo lascia il posto al film sonoro. Nel 1937 Disney propose lo storico lungometraggio “Alice nel paese delle meraviglie”. Il successo fu strepitoso tanto che egli volle proseguire nella produzione di lungometraggi, con figure estrapolate dalle fiabe dei Fratelli Grimm. Nascono anche Peter Pan, Bambi, Cinderella, Pinocchio e la Bella addormantata nel bosco, tutti classici fiabeschi. La costruzione ad episodi, nei quali la musica la fa da padrona è riprodotta nel film Fantasia del 1940.
Questa è la sequenza dei SOLI brani classici voluti e fatti introdurre da Disney nel capolavoro. Sono da ascoltare ad occhi chiusi. Di essi il genio di Stokowsky ha fornito una nuova chiave di lettura, del tutto parallela e fortemente emotiva, portando alla luce i più profondi sentimenti dei compositori :
BACH -TOCCATA E FUGA IN RE – DI STOKOWSKI CON ORCHESTRA
TCHAIKOWSKY – DANZA DELLA FATA CONFETTO – SCHIACCIANOCI
TCHAIKOWSKY – DANZA CINESE – SCHIACCIANOCI
TCHAIKOWSKY – DANZA DEI FLAUTI SCHIACCIANOCI
TCHAIKOWSKY – DANZA ARABA SCHIACCIANOCI
TCHAIKOWSKY -DANZA RUSSA – SCHIACCIANOCI
TCHAIKOWSKY – VALZER DEI FIORI SCHIACCIANOCI
PAUL DUKAS – L’APPRENDISTA STREGONE
STRAVINSKIJ – LA SAGRA DELLA PRIMAVERA
BEETHOVEN – SINFONIA N 6 – PASTORALE
PONCHIELLI – DANZA DELLE ORE
MOUSSORGSKJ – UNA NOTTE SUL MONTE CALVO
SCHUBERT – AVE MARIA unico splendido brano vocale riarmonizzato per le voci corali
Leopold Stokowsky diresse la Philadelphia Orchestra per inserire nel film Fantasia i brani classici, di enorme bellezza e significato, sopra riportati. Questi funsero da supporto all’animazione. Il direttore, nato in Gran Bretagna nel 1882 e morto nel 1977, rimase affascinato dal progetto di Disney, tanto da lavorarvi insieme ad altri 90 esecutori, del tutto gratuitamente. Per mezzo di un’invenzione voluta dal binomio Disney – Stokowsky, il sistema stereofonico venne utilizzato per la prima volta, e proprio nel film Fantasia. In seguito, come spesso succede, il film fu rimaneggiato ed in alcune versioni anche drasticamente ridotto.
Walt Disney si dedicò con successo anche alla produzione di documentari come True Life Adventure e film avventurosi. Ebbe inoltre la geniale idea di costruire per i bambini un enorme parco giochi a Los Angeles nel 1955. Da allora ad oggi, in quasi settant’anni, l’invenzione di un parco di divertimenti è diventata modello univoco nel mondo. Dapprima chiamato Disneyland – oggi Disney Park – questo prototipo offre divertimento in 12 paesi. Lo troviamo anche a Parigi, Hong Kong, Shanghai, Tokyo. Il più esteso e accattivante è in Florida.
Mirella Golinelli