150 anni di Carnevale: un patrimonio!
L’Africanetto di Persiceto è un biscotto dal colore giallo vivo, ottenuto dall’ amalgama di tuorli d’ uovo e zucchero, depositata e cotta in piccoli stampi rettangolari. Presente nella cultura gastronomica del territorio da centinaia di anni, a fine Ottocento trovò nel biscottificio Bagnoli l’azienda capace di esportarli (dopo che la Famiglia Reale li aveva apprezzati), in particolare nell’Africa Orientale. Da qui il nome di Africanetti.
Il Carnevale persicetano, come lo conosciamo oggi, nacque negli stessi anni in cui Francesco Bagnoli cominciò a preparare i suoi gustosi biscotti. La prima edizione si svolse nel febbraio del 1874, lo stesso anno nel quale a Bologna vedeva la luce Guglielmo Marconi, genio dell’Umanità.
Alla prima sfilata per le vie del paese presero parte la maschera di Re Bertoldo, accompagnato dal figlio, il principe Bertoldino, e, in seguito, dalla moglie, la regina Marcolfa, personaggi ispirati alle storie dello scrittore persicetano Giulio Cesare Croce.
Oggi questo Carnevale, imbevuto di arte e di cultura, si compone di dieci carri allegorici che si sfidano con il rito dello “Spillo”, che è il momento nel quale si trasformano rivelando nuove forme, colori e significato. Si tratta di un’azione teatrale di dieci minuti, spettacolare e sorprendente, che avviene nella piazza centrale con una trasformazione meccanica con attori, figuranti, mimi e cantanti.
Le domeniche di sfilata sono solo il momento conclusivo di mesi e mesi di lavoro nei capannoni avvolti dalle nebbie della Bassa, dove meccanici, disegnatori, elettricisti, falegnami, carpentieri e informatici si chiudono a tripla mandata per sfuggire agli occhi indiscreti delle “spie” delle altre contrade.
Tornati a casa, nessuno proferisce parola con i familiari e gli amici presso i quali si potrebbe celare una qualche simpatia per una società concorrente.
In questo 2024, più che nelle edizioni precedenti, il Carnevale persicetano ha assunto i connotati di un’esposizione diffusa tra installazioni artistiche multimediali e immersive, che portano fisicamente dentro il magico mondo dello “Spillo”. A Bertoldo e ai suoi degni compari è stata dedicata la mostra “Le sottilissime matite” che, terminata l’esposizione nella Chiesa di Sant’Apollinare, dal 4 al 18 marzo si potrà visitare nella Sala Borsa di Bologna. Ad essa è stato abbinato un Premio Internazionale della Satira e dell’Umorismo, oltre che la presentazione del libro “Dal villano al sovrano. La maschera di Bertoldo al Carnevale Storico Persicetano”, prima nella sala del Consiglio comunale di San Giovanni in Persiceto e poi nella sala dello Stabat Mater della Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna.
Roberto Zalambani
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La foto di copertina è tratta dal sito del Carnevale di Persiceto, che annuncia che sono in corso le pratiche presso l’Unesco per dichiarare la manifestazione Patrimonio dell’Umanità.